martedì 23 febbraio 2016

Recensione "Un regalo pericoloso" di Manuela Raciti

RECENSIONE "UN REGALO PERICOLOSO" di MANUELA RACITI

Nuova recensione sul blog, stavolta per un libriccino carinissimo che ho vinto a un giveaway (eh sì, ogni tanto vinco qualcosa! :P ): "Un regalo pericoloso" della giovane scrittrice Manuela Raciti. Edito da Panesi Edizioni, il libro è disponibile in digitale su tutti gli store di ebook (eventuali copie cartacee possono essere richieste alla redazione o all'autrice via facebook).  

Di cosa parla questo libro? Ecco la sinossi: "Tommaso è un ragazzino di dodici anni alle prese con una sorella maggiore un po’ scorbutica, Anna, un trasloco inaspettato, una scuola nuova e la scelta del regalo di Natale giusto per i suoi genitori: una collana per la mamma, un paio di pantofole per il papà. Ma può un regalo cambiare la vita di una famiglia? Tommaso e Anna si troveranno a dover combattere contro una forza misteriosa e inspiegabile che rischierà di portare alla pazzia papà Luca." 

Perché a volte quello che crediamo di possedere, finisce con il possederci...

Il libro è, di fatto, un lungo racconto misterioso per bambini, ma credo che, grazie al linguaggio con cui è stato scritto, sia adatto anche per gli adulti. Io, quantomeno, l'ho apprezzato. Il protagonista, come detto, è Tommaso, un ragazzo di buona famiglia, beneducato, che si ritrova all'improvviso in una nuova città e deve fronteggiare gli inevitabili problemi quotidiani, tra scuola, amici, bulletti e una sorella più grande e pestifera. Il tutto si complica quando spunta un regalo misterioso... che porta scompiglio e pericolo nell'armonia familiare e Tommy si ritrova a stringere alleanze inaspettate per contrastare questa forza demoniaca. Un'atmosfera che ricorda "Piccoli brividi" o quelle storie per ragazzi che leggevo alle medie. Un libro quindi che si inserisce in una tradizione già affermata, anche in Italia (basti pensare ai tanti scrittori di storie per bambini/ragazzi, da Collodi a Gianni Rodari), con un taglio fresco, moderno, mettendo da parte (per fortuna!) quelle abusatissime droghe tecnologiche di cui molti ragazzi a quell'età sono affetti (ahimè!), recuperando uno spirito più genuino, di affetti e amicizie. Al di là della trama del mistero in sé, ho apprezzato molto l'intera atmosfera che l'autrice è riuscita a creare attorno a Tommy e alla sua famiglia: i pomeriggi di studio con gli amici, a bere Coca e a ingozzarsi di patatine; le uscite al cinema, le rivalità tra sorella e fratello (che comunque sono più che altro incomprensioni dovute alla differenza di età), le partite al parco con gli amici. Un quadro fresco, vivido, umano, di affetti pulsanti che spesso la nostra società ha messo da parte.

Consiglio "Un regalo pericoloso" a tutti i ragazzi che vogliono passare un pomeriggio diverso, anziché starsene incollati alla Playstation o al cellulare, e magari anche agli adulti, che possono ritrovare aromi di un tempo non così lontano. Brava Manuela! :)



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