venerdì 18 maggio 2018

Segnalazione "La dama bianca" di Stefania D'Amato


Segnalazione "La dama bianca" di Stefania D'Amato

Buon weekend, viaggiatori! Oggi vi presento Kassandra, la secondogenita di re Medora, protagonista del romanzo "La dama bianca. Il potere delle armi sacre", di Stefania D'Amato. Lo conoscete? Scopriamolo insieme! :)

Titolo: La dama bianca. Il potere delle armi sacre
Autore: Stefania D’Amato
Editore: Herkules Books
Genere: Fantasy
Formato: sia cartaceo che ebook
Pagine: 273
Prezzo: 12.90 cartaceo e 3.99 ebook
ISBN: 978-88-99333-42-3

Trama: Kassandra è la secondogenita di re Medoro. Bella e intelligente, è la preferita di suo padre che vorrebbe vederla salire al trono al posto di suo fratello Eratre, un guerriero forte e coraggioso, ma con un carattere difficile poco adatto a governare un regno. Purtroppo, la giovane principessa è stata promessa in sposa al re del nord per suggellare un’alleanza militare. Kassandra, però, si innamora del capitano delle guardie, Artax, ed insieme lotteranno per poter vivere liberamente il loro amore. 

Sfortunatamente, la vita serena del regno viene minacciata da Mefistore, fratello minore di Medoro, che grazie alla magia nera crea un esercito di immortali. A causa di tale minaccia, la vera natura di Kassandra verrà fuori. Infatti, la ragazza scopre di essere la reincarnazione della dama bianca, la divinità protettrice dei guerrieri e di coloro che lottano per la giustizia. La fanciulla, presa coscienza dei suoi poteri, aiuterà i quattro cavalieri più valorosi del regno ad affrontare un lungo e periglioso viaggio per recuperare le armi sacre, l’unica cosa che sia in grado di fermare Mefistore e il suo esercito nero.
  
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Kassandra era la secondogenita di re Medoro.Era considerata la fanciulla più bella del reame con i suoi lunghi capelli nero corvino, i suoi occhi azzurri e la sua carnagione chiara, ma la cosa che più apprezzavano in lei, non era la bellezza. Infatti, Kassandra era dotata di un grande intelletto ed era molto saggia nonostante la sua giovane età. Suo padre molte volte si era rammaricato che non fosse lei l'erede al trono. Purtroppo, la legge stabiliva che solo il primo genito maschio era legittimato a diventare sovrano e Medoro, nonostante fosse il re, non poteva far nulla per cambiare le cose. I saggi del reame, che erano lì per far sì che le leggi dettate dagli dei fossero rispettate alla lettera, non lo avrebbero mai permesso.
Con grande dispiacere del re il suo primo genito, Eratre, era un ragazzo forte e coraggioso, ma non aveva una mente molto arguta. Era un guerriero valoroso e grazie al suo esercito aveva conquistato molti territori contribuendo a far diventare il regno di suo padre il più grande mai visto nella storia della loro famiglia. Era stato capace di difendere la capitale del regno da molti attacchi, rendendola, così, praticamente inespugnabile. Tanta gloria in battaglia aveva fatto sì che Eratre fosse molto amato dai sudditi che lo consideravano un vero eroe.
Ma la forza sarebbe stata sufficiente per governare un regno?
Quando Eratre nacque suo padre era felicissimo ed aveva grandi aspettative su di lui, ma purtroppo era chiaro già in tenera età che l'intelligenza non sarebbe stata la sua dote migliore e questo preoccupava non poco Medoro.
Come avrebbe potuto affidare il suo regno e i suoi sudditi ad uno così?
Governare non significava solo tenere a bada i nemici, ma era soprattutto un gioco di potere, politica e diplomazia cose che a suo figlio proprio non entravano in testa.
Kassandra sì che era adatta, ma, essendo una giovane principessa, il suo destino era quello di andare in sposa ad un giovane principe di un regno vicino per solidificare un'alleanza o per crearne una nuova.
Suo padre, però, avrebbe voluto mille volte trattenerla a corte come consigliere del futuro re.
Purtroppo, conoscendo il carattere testardo e orgoglioso di Eratre, sapeva che non avrebbe mai accettato una cosa del genere. Anzi, Medoro aveva il forte sospetto che il suo primo genito odiasse sua sorella proprio perché aveva capito che suo padre la preferisse a lui.
Ovviamente aveva sempre negato questa sua avversione e si era sempre sforzato di comportarsi come un bravo fratello, ma, fra i suoi vari difetti, c'era anche quello di non saper mentire.L’attuale regina, Charlotte, era una donna alta e slanciata e dal suo portamento regale ed aggraziato si capiva subito che Kassandra avesse ereditato da lei la sua bellezza. Quando era giovane era così bella che Medoro, quando era solo un giovane principe, aveva letteralmente perso la testa per lei tanto che volle a tutti costi che diventasse la sua sposa nonostante fosse solo una serva. Suo padre si oppose con tutte le sue forze a queste nozze perché per lui era inconcepibile che un futuro re sposasse una sguattera.
Il re fece di tutto per far sì che suo figlio cambiasse idea proponendogli in moglie ogni nobildonna del reame e addirittura ogni principessa in età da marito dei regni vicini e lontani. Ma Medoro non volle sentire ragioni, disse a suo padre che se non avesse potuto sposare la sua Charlotte, sarebbe rimasto solo per il resto della sua vita.
Tale testardaggine stava per costare a Medoro la successione al trono proprio perché un re senza una regina non poteva esistere, era necessario che il futuro re fosse sposato in modo da garantire il proseguimento della stirpe reale. Proprio nel momento in cui suo padre stava per dichiarare come erede al trono suo fratello Mefistore, una grave malattia lo fece morire prematuramente facendo sì che Medoro salisse sul trono senza alcun problema.
Tutto questo non andò giù a Mefistore, che da tempo conosceva l'intenzione di suo padre di nominarlo erede al posto di suo fratello. Purtroppo, per lui non fece in tempo a rendere la sua decisione ufficiale e non avendo prove di tutto questo i saggi non poterono far altro che incoronare Medoro come diceva la legge sacra.
Una volta divenuto re la prima cosa che fece Medoro fu quello di sposare la donna che amava. Per fortuna Medoro era un grande re e anche Charlotte era una regina che aveva mille doti positive molte delle quali anche nascoste. Era una donna con molti segreti che custodiva gelosamente per il suo bene e quello dei suoi figli.
Secondo le leggi sacre nel regno era bandita la magia proprio perché le creature magiche, con le loro doti, venivano considerate un grave affronto alle divinità che erano le uniche creature che potevano avere poteri sovrannaturali e nessuno poteva essere pari o superiori a loro.
Per questo motivo chiunque avesse poteri magici veniva condannato a morte. Sfortunatamente Charlotte era la figlia di un potente druido che, per sfuggire alla condanna a morte, era scappato in un luogo segreto dove fece perdere le sue tracce.
Charlotte, dal giorno della sua fuga, non seppe più nulla di lui e per non ricevere la stessa condanna che era stata data a suo padre, cambiò nome e per nascondere la sua vera identità si abbassò a fare la serva presso la corte del re.
Fece qualsiasi cosa per non farsi notare da nessuno, cercando di apparire come una ragazza come tante in modo da passare in osservata e condurre una vita serena e tranquilla. Purtroppo, per lei era una ragazza speciale e Medoro capì subito che in lei c'era qualcosa di più.
Charlotte non voleva diventare la moglie del re perché aveva paura che qualcuno un giorno scoprisse il suo segreto, ma quando Medoro salì al trono e la scelse come sua sposa non potette rifiutare.
Con il tempo aveva imparato a conoscere e ad amare l'uomo che aveva sposato, ma non passava giorno che non vivesse nel terrore di commettere un passo falso e di essere scoperta. Ma, la sua paura più grande era che uno dei suoi figli avesse ereditato le sue doti speciali e pregava ogni giorno che questo non fosse accaduto. Per il momento sembrava che le sue preghiere fossero state ascoltate. Nello sfortunato caso in cui qualcuno avesse scoperto il suo segreto o che uno dei suoi figli avesse ereditato i suoi poteri e, non preparato alla cosa, si fosse fatto scoprire, le leggi sacre erano molto chiare a riguardo: ogni creatura magica, qualunque fosse il suo lignaggio, sarebbe stata condannata a morte e neanche l'intervento del re avrebbe potuto salvarli.
 

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Biografia dell’autore: Stefania D’Amato è nata a Salerno 38 anni fa. Dopo il matrimonio ha vissuto per due anni ad Arezzo ma, la nostalgia della sua famiglia e della sua terra natale, le ha fatto prendere la decisione di tornare a casa. Dopo aver quasi preso la laurea in giurisprudenza, che ha mancato per pochissimo, ha capito che la sua vera natura letteraria doveva venire fuori e quindi ha cercato in tutti i modi di realizzare il suo più grande sogno, cioè quello di diventare una scrittrice. 

Si è avvicinata al mondo del fantasy grazie alla sua nipotina Francesca che condivide con le la passione per tutto ciò che è mistico e magico. Dopo aver letto molte cose sull’argomento ha deciso di intraprendere un progetto ambizioso, cioè quello di dare vita ad una saga fantasy, quindi, “La dama bianca. Il potere delle armi sacre” non è solo la sua opera di esordio, ma rappresenta anche il primo capitolo della saga e il primo passo verso la realizzazione del suo progetto.





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