sabato 5 agosto 2017

Segnalazione "Invisibile" di Linda Lercari Bertolucci

Segnalazione "Invisibile" di Linda Lercari

Buon sabato, lettori! Oggi vi presento un romanzo ad alta tensione: Invisibile, di Linda Lercari, l'ultima fatica letteraria della giovane autrice. Un thriller che non è soltanto un thriller, ma un'indagine di vita. Scopriamolo insieme!

Titolo: Invisibile
Autore: Linda Lercari
Editore: Bookabook
Genere: thriller/romance
Formato: cartaceo/ebook
Pagine: 174
Prezzo: Euro 10,00 / Euro 7,99
ISBN: 8899557683

Trama: Lui è John, bello, affascinante e maledetto... La sorte gli ha giocato un brutto tiro e la sua carriera è stata spezzata sul nascere. Odia il mondo e la sete di rivalsa lo corrode. Lei è Charlotte, brutta, grassa, scialba. Nel lavoro è oberata di pratiche e il mobbing è l'unico rapporto che ha coi colleghi, ma non le importa. Nulla tocca Charlotte così fiera e serena. John non capisce come una donna simile possa esistere e, soprattutto, come possa restare tanto calma mentre lui è distrutto dall'odio. Invisibile è un thriller, ma anche una grande storia d'amore, una passione che sboccerà fra pallottole e omicidi, I nostro protagonisti scopriranno che il cuore può amare senza riserve, senza pietà.

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Imprecò sonoramente. Non avrebbe ottenuto altre informazioni, lo sapeva. Era troppo lontano dalle investigazioni, troppo isolato. Se voleva davvero catturare il killer avrebbe dovuto ottenere altri dati per vie traverse. Forse, se ci fosse riuscito, forse avrebbe avuto un’occasione per tornare alla centrale operativa.
Schiacciò il bottone dell’interfono. Avrebbe davvero voluto un whisky. Si morse le labbra prima di pronunciare quel desiderio ad alta voce.
Signorina, mi porti un caffè.
Avrebbe potuto prenderlo da solo, ma la visione di quella massa gigantesca di ciccia che entrava con tanta disinvoltura in ufficio aveva il potere di calmargli i nervi. Si chiese se non facesse abuso della sua posizione ordinando queste cose alla segretaria, poi fece "spallucce" e accantonò il pensiero: la vita era ingiusta a prescindere, cosa sarebbe stato mai chiedere un caffè a qualcuno? La cicciona poteva sempre rifiutarsi se avesse pensato che non fosse un suo compito. 
Dita grassocce posarono la tazza di caffè, cucchiaino e due bustine di zucchero. Inaspettatamente anche un piccolo involto.

Sono dei biscotti. Li preparano senza latte né uova, sono buoni, li provi.
Una voce suadente, un sorriso sereno. Era impossibile ricordare da quanto tempo qualcuno gli offriva qualcosa con tanta spontaneità. La ringraziò freddamente, avrebbe voluto congedarla, ma preferì farla attendere mentre assaggiava i dolcetti. Erano semplicemente deliziosi. Per un istante tornò bambino, coccolato e viziato.
Continuava a non capire come potesse sentirsi tanto attratto da quella donna. Era brutta, proprio brutta, scialba e grassa. Eppure per lui era un’oasi di pace. Un porto calmo durante la terribile tempesta. Pensò che si sarebbe perso volentieri in mezzo a quegli enormi seni.

Masticò in silenzio. Biscotti. Come un ragazzino! Ah! Che ridere! Però avevano un buon sapore e lo fecero sentire meno solo, meno abbandonato.
Buoni, grazie, ma non avrebbe dovuto disturbarsi.
Lei sorrise, non disse nulla e portò via la tazza vuota.

Tornò a concentrarsi sulla foto del presentatore assassinato. Un altro colpo magistrale, stavolta persino derisorio nei confronti della polizia. Oppure il killer aveva voluto dire che la vittima era un pagliaccio, anche quest’ipotesi non era priva di fondamento. Pensò che per quanto riguardava la scelta delle vittime era perfettamente d’accordo.
Probabilmente, se avesse potuto, gli avrebbe perfino dato un premio.
Il caffè non era sufficiente, aveva davvero bisogno di bere. Decise di uscire, due passi gli avrebbero schiarito le idee. Prese l’impermeabile e sbatté la porta con forza, non si accorse che Charlotte stava rientrando con una pratica e la travolse.
Inaspettatamente la donna fece uno scarto repentino di lato e a finire a terra fu lui, la bocca aperta dallo stupore.
Si è fatto male, direttore?
L’umiliazione di essere aiutato a rialzarsi.
Balbettò delle scuse raffazzonate, poi un lampo gli attraversò la mente. Non voleva bere da solo, era la solitudine che lo stava massacrando.
Signorina, posso scusarmi per l’inconveniente offrendole un drink?
Mentre parlava si diede dell’idiota. Aveva appena bevuto il caffè che propri lei gli aveva portato. Inoltre tutto l’ufficio, in un istante, si era pietrificato alle sue parole. Nessuno si scusava mai con Charlotte, figurarsi offrirle qualcosa.
E lei sorrise, sorrise benevola come una specie di fatina gigantesca, una sorta di Campanellino da cento chili, e accettò.


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Twitter dell’autore: Linda Lercari


Biografia dell’autore: chi è Linda Lercari?
Scrittrice di narrativa, poesia, fantapolitica, racconti noir, romanzi gotici e romanzi storici, pratica l’arte marziale del Kendo presso la storica Scuola Kendo Lucca ed è stata attrice nella compagnia Next Artists di Viareggio  specializzata in testi di Shakespeare rigorosamente in lingua originale. Ha frequentato corsi di recitazione tenuti da Federico Barsanti del Piccolo Teatro Sperimentale, da Pietro Malavenda, da Marco Sodini del Teatro del Giglio di Lucca, da Cathy Marchand del Living Theatre e Mark Roberts dell'Ensemble Studio Theatre di New York. 

Inoltre fa parte del TOF – Testo Originale a Fronte – gruppo di artisti attivi in Versilia e di un gruppo di scrittori satirico-noir chiamato I Nove Facoceri. È iscritta all'associazione EWWA: European Writing Women Association. 

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