giovedì 5 ottobre 2017

Recensione "Cronache dalle tenebre" di Simone Falorni

Recensione "Cronache dalle tenebre" di Simone Falorni

Bentornati sul blog! Oggi ritroviamo "Cronache dalle tenebre", il romanzo fantastico di Simone Falorni, di cui vi ho già parlato in questo articolo di presentazione. Sono molto contento di tornare a parlarne, perché ho avuto il piacere di leggere questo romanzo molti anni fa, quando era ancora in fase di progettazione e prima stesura, e adesso che finalmente è uscito (dopo aver ottenuto vari premi e riconoscimenti!) lo sento un po' anche mio.


Di cosa parla? "Cronache dalle tenebre" è, appunto, un fantasy, ma non è ambientato in regni inventati bensì in Italia, come il mio "La guerra dei lupi", precisamente l'Italia della seconda metà dell'Ottocento. Siamo a Firenze, dove inizia la nuova vita di Alberto Lampredi, nato nel capoluogo toscano nel febbraio 1831 e deceduto, sempre a Firenze, nell'altrettanto lontano dicembre 1865, in una serata umida e fredda, in cui, complice il vento pungente, il gelo riusciva a penetrare nelle ossa, incurante degli strati di indumenti che ci si metteva addosso in cerca di ristoro dal rigore invernale.

Protagonista del romanzo, e voce narrante, è quindi Alberto, un vampiro. No, tranquilli, niente vampiri alla Twilight, qua i vampiri sono creature della notte, belle e maestose ma anche terribili e crudeli, sono predatori (anche se a volte possono diventare prede!) e cacciatori, sono signori vampiri con le palle. Oh, per fortuna! Alberto, dicevamo, muore a metà Ottocento e diventa un vampiro. Come? Perché? Tutte cose che scoprirete leggendo. Essendo la storia narrata dal suo punto di vista, abbiamo modo di entrare nella mente e nel cuore di Alberto, di scandagliare i suoi umori, le sue paure, le sue ansie. Essere un vampiro non è facile per lui, soprattutto all'inizio, e questo aspetto di approfondimento interiore è interessante.

L'altro personaggio principale è Rodrigo, l'affascinante e passionale vampiro a cui Alberto si unisce, in un'unione che non è soltanto carnale ma mentale, di possesso interiore. Insieme, i due vampiri gireranno per il neo-formatosi Regno d'Italia, vivendo tutta una serie di avventure. Sì, la componente avventurosa non manca, come non mancano insidie, pericoli e altre creature fantastiche, oltre ai vampiri. Cito soltanto le sirene e i licantropi (lupi! Woof!).

Anche le ambientazioni sono interessanti, perché spaziano tra città e paesaggi naturali, tra montagne e mari, sempre restando comunque sul territorio italiano, da Firenze alle rive del Mar Tirreno, fino a raggiungere la Valle d'Aosta. Una lettura breve, veloce, sostenuta da uno stile piacevole e curato, che offre un'alternativa italiana a un genere fantastico spesso ricco di cliché. Consigliato.

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