mercoledì 18 ottobre 2017

Recensione "Nephilim. Ribellione all'inferno" di Valerio la Martire

Recensione "Nephilim. Ribellione all'inferno" di Valerio la Martire

E un bel giorno ti accorgi di aver recensito "Guerra in purgatorio" e "Attacco al paradiso", primo e terzo volume della saga "Nephilim", di Valerio la Martire, ma non il secondo volume! Passato il momento di panico, prendi la tastiera e dedichi un articolo al libro centrale di questa splendida trilogia! Per cui, sit down and relax, i nephilim sono tornati! :)


Dove eravamo rimasti? Il primo volume "Guerra in purgatorio" ha visto l'incontro tra Ryan e Jonathan, un Infernale e un Celestiale, due creature diverse che dovrebbero odiarsi e temersi ma che invece si avvicinano, si conoscono, si uniscono. Un'esperienza che trascende le loro stesse esistenze e li porta a mettere in discussione tutto quello in cui hanno creduto fino a quel momento. Come se non bastasse, qualcuno trama nell'ombra e lo scontro tra le fazioni sembra riprendere, nonostante gli accordi di pace che hanno diviso il continente americano, dandone una parte a ciascun gruppo. Il finale del primo libro è da cliffhanger cinematografico, con Jonathan che si butta nel vortice per salvare Ryan e precipita all'inferno. Ecco, eravamo rimasti qua, con Ryan che continua a fissare il vortice, quasi sperasse di vederlo riaprirsi e sputar fuori Jonathan, e Jonathan perso da qualche parte all'inferno. Val, intanto, non si arrende e si arma per combattere gli Infernali, Emily cerca di capire i gesti del fratello, avvicinandosi allo stregone Alexander, che nasconde un oscuro segreto. Tanti personaggi, tanti intrecci, tante storie, questo il bello di questa saga, che è una saga corale, dove ognuno ha qualcosa da dire e da fare. Vite che si incrociano e si completano a vicenda.

"Ribellione all'inferno" riprende proprio dalla fine del primo volume (la cui lettura è necessaria per comprendere situazioni e personaggi, ovviamente!), mostrando le varie reazioni alla scomparsa di Jonathan: rabbia, paura, amore, desiderio di salvarlo e riportarlo in vita! Ryan, soprattutto, è affranto e mette insieme una squadra per andare a salvarlo. Che romanticone! :)

Uno dei punti di forza del romanzo è la rappresentazione data dell'inferno, luogo di desolazione, certamente, ma anche luogo dove tutto è sempre uguale, dove ogni giorno è uguale all'altro, sempre le stesse cose, sempre le stesse pene, destinate a ripetersi, uguali, all'infinito. Una tristezza eterna, praticamente. In questo luogo di monotonia vivono dei personaggi strani, uomini-scorpione pericolosi e fuori controllo. Una vecchia conoscenza (del primo volume) è tra questi! :) E poi Tip, Brawl e il mitico zio Reginald, sì, proprio un parente di Ryan! 
"Sai qual è la nostra condanna in questo posto? L'immobilismo. L'impossibilità di cambiare, nel bene o nel male. Siamo bloccati per sempre in un circolo che si ripete ogni giorno. A ogni alba tutto come prima, tutto viene cancellato. Non c'è niente di quello che possiamo pensare o volere o costruire che durerà, niente che possiamo produrre che avrà un senso. Possiamo spostare degli oggetti, possiamo scopare, possiamo uccidere ma alla fine non ci rimane nulla. I giorni qui perdono di significato molto presto."

Mentre Jonathan fa i conti con la deprimente vita all'inferno e, a modo suo, cerca di salvare le cose, Ryan non si arrende e, con l'aiuto di Emily e Alexander, pensa a un modo per salvarlo. Eh sì, Ryan è proprio un tesoro, non si arrende mai, deciso a rischiare tutto per amore di Jonathan. Ma questo Jonathan, alla fine, se lo meriterà uno così? Lo scopriremo solo leggendo...

Come se non bastassero gli scontri tra Infernali e Celestiali, nuove potenze entrano in campo: la chiesa di Roma, decisa a ristabilire il pieno controllo su tutti i Nephilim, che invia un potente inquisitore, e ovviamente gli Eterni, i primi, i figli di Dio. Tra questi, Adam è un tipetto interessante, che non accetta un "no" in risposta e che mira e brama a conquistare tutto, a sottomettere ogni creatura, lui come Primo figlio di Dio. Un "cattivo" da non sottovalutare e che darà filo da torcere a Val e agli altri Nephilim.

Non voglio anticiparvi altro, solo che "Ribellione all'inferno" ci traghetta direttamente verso il gran finale, mettendo in campo tante pedine che presto si scontreranno nell'ultima battaglia. Ritmo sostenuto, stile originale e ben calcato sulle personalità dei vari personaggi e, appunto, protagonisti interessanti rendono la saga "Nephilim" uno dei migliori urban fantasy contemporanei. Buona lettura, amici dei mondi fantastici! ;)

PS: quelle corna infuocate sono adattissime a questo secondo romanzo!







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