mercoledì 20 dicembre 2017

Recensione di "I figli della tempesta" di Francesca Noto

Recensione di "I figli della tempesta" di Francesca Noto

Bentrovati, lettori! Avete già comprato i regali di Natale? Se avete ancora qualche dubbio, perché  non regalare un bel libro? Oggi vi parlo di un romanzo fantastico, uscito a ottobre, in occasione di Lucca Comics, davvero interessante e adatto a varie fasce di lettura. Sto parlando di "I figli della tempesta" di Francesca Noto, già ospite di questo blog in varie occasioni. Il romanzo, edito da Astro Edizioni, è disponibile in ebook e cartaceo su tutti gli store di libri.

Una piccola precisazione iniziale: il libro si inserisce all'interno del mondo fantastico, di ispirazione mitologico-norrena, creato dall'autrice e presentato ai lettori con il romanzo "Il segno della tempesta", di cui "I figli della tempesta" rappresenta, se vogliamo, un seguito. Un seguito in quanto ambientato 18 anni dopo gli eventi del primo romanzo, di cui stiamo vivendo le conseguenze. Ma i personaggi sono diversi, nuovi, freschi, e le avventure che vivranno totalmente nuove, per cui il libro può essere letto senza aver letto "Il segno della tempesta": i pochi riferimenti inseriti nel libro sono sufficienti a far comprendere a tutti ciò che è accaduto diciotto anni prima.

E ora passiamo ai figli della tempesta! Chi sono 'sti figli? Uno è Nathaniel, ovviamente, il figlio di Sven e Lea, i protagonisti di "Il segno della tempesta", un adolescente molto particolare in cui, oltre ai classici problemi di (a)socialità tipici di quell'età (alzi la mano chi non li ha avuti!), si sommano le difficoltà derivanti dall'essere uno dei Waerne e in particolare l'essere il figlio di Valoisa e Valke, gli eroi della profezia. Un bel peso che grava sulle sue spalle adolescenziali.

Per fortuna che nella sua vita arriva Winter! Sì, proprio lui, un ragazzo albino altamente complessato (a partire dal nome...^^), con un passato tormentato alle spalle, un dolore per una perdita che non ha ancora accettato e un bisogno innato quanto inespresso di avere qualcuno a fianco, qualcuno che gli voglia bene e lo accetti per quello che è. Anche se neppure lui sa ancora bene chi effettivamente è.



Sarà l'incontro tra queste due anime solitarie, uno così disperatamente in cerca di aiuto e di amore, anche se non sarebbe mai disposto ad ammetterlo, l'altro così immerso nell'amore familiare e dei propri amici da non rendersi neppure conto di quanto sia importante, a dare vita alla vicenda. Eh sì, perché i nostri figli della tempesta ovviamente hanno dei poteri, alcuni non li conoscono neppure loro, ci stanno prendendo confidenza, e facendolo insieme risulta un'esperienza tutta nuova e inebriante. Ed ecco che, mentre sono lì che si esercitano e cercano di capirci qualcosa, si ritrovano a vivere un'avventura emozionante che li porterà a spasso in nuovi mondi. Creature fantastiche, che sembrano uscite da un bestiario di mitologia norrena, scontri e battaglie (molto più abbondanti, per fortuna, rispetto al primo libro, molto più romantico!) a gogo, colpi di scena e tradimenti, rivelazioni e incontri con personaggi che hanno più di una faccia. Devo dire che in questo romanzo non manca niente, riesce a mescolare bene l'avventura con l'azione, senza tralasciare assolutamente l'aspetto prettamente emotivo e sentimentale, garantendo un'ottima introspezione dei due protagonisti, così uniti che sembra quasi vivano lo stesso afflato di vita.

Molto apprezzati (per chi, come me, ha letto "Il segno della tempesta") i vari riferimenti agli eventi accaduti diciotto anni prima, le varie apparizioni dei personaggi dell'altro libro, e anche le rivelazioni che gettano nuova luce su quanto accaduto. Il finale è decisamente aperto e fa ben sperare che le avventure dei figli della tempesta non finiscano qui, ma tornino a concludersi nel terzo e definitivo volume della bella saga urban fantasy (ma non soltanto urban!) creata da Francesca Noto!

A chi lo consiglio? A chi cerca un romanzo fantastico fuori dal comune, agli amanti della mitologia nordica, ovviamente, e anche delle interazioni romantiche tra due anime affini, solo incapaci di ammetterlo a se stessi. Buona lettura! ;)


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