venerdì 13 aprile 2018

Segnalazione "Cenere sulla brughiera", di Francesca De Angelis


Segnalazione "Cenere sulla brughiera", di Francesca De Angelis

Bentrovati, amici lettori! Oggi vi porto negli USA, per scoprire la vita di Catherine Barret, protagonista del romanzo "Cenere sulla brughiera", di Francesca De Angelis! ;)

Titolo: Cenere sulla Brughiera
Autore: Francesca de Angelis
Editore: Arduino Sacco Editore
Genere: Narrativa Contemporanea/Young Adult
Formato: cartaceo
Pagine: 228
Prezzo: 17,90
ISBN: 978-88-6951-219-3
Disponibile su tutti gli store di libri (sito editore).

Trama: Catherine Barret nacque in una piccola cittadina dello Yorkshire, crescendo felice fra le brughiere che caratterizzano quei luoghi. Un’infanzia ridente che sembrava poter durare in eterno viene spezzata dalla morte dei suoi genitori Elizabeth e Robert Barret. Cathy assieme alla nonna Mary e alla sua infantile zia Clarisse viene è costretta ad immigrare negli Usa. 
Dopo la morte della nonna, seguita successivamente da quella della zia, Catherine viene affidata ai Finch una coppia snob e sgarbata che la maltratta in continuazione. La ragazza troverà un po' di sollievo con l'amicizia e successivamente storia d'amore con il tormentato Logan suo compagno di classe, ragazzo fragile che cela la sua infelicità con una facciata allegra e solare. Dopo giorni di idillio, Logan scompare. Catherine dovrà così fronteggiare da sola il bullismo dei suoi compagni di classe. 
Fra mille peripezie dopo essere scampata ad una violenza di gruppo da parte dei suoi compagni, si ritroverà a fuggire per la campagna, braccata dalla polizia che la considera responsabile della morte dei suoi amici e dei suoi genitori adottivi. Cathy da innocente verrà condannata alla pena capitale dopo essersi ricongiunta con Logan ed aver appreso di essere stata usata da John Cabol un perfido avvocato amico dei Finch, assassino degli stessi che ha visto in lei lo strumento ideale per realizzare i suoi loschi piani. 

Il lieto fine arriverà solo con la pace eterna, poiché nelle mie storie spesso è solo l'aldilà il luogo di pace. Nei miei racconti i protagonisti sono quasi sempre ragazzi soli e gli adulti che dovrebbero proteggerli diventano spietati carnefici senz'anima. Solo gli adulti deboli, in questo caso rappresentati dall'infantile ed un po' pazza zia Clarisse e gli anziani nonni di Logan rappresentano il bene che però è sempre destinato a soccombere. 
In questo romanzo ispirato a “Cime Tempestose” spesso citato nel libro come romanzo preferito dalla protagonista ho voluto rappresentare il lato oscuro nel mondo dove la vita, la felicità e l'amore vengono abbattuti dal denaro e dalla sete di potere qui rappresentati dal malvagio avvocato Cabol.

Aprì lentamente gli occhi e trovò Logan seduto al bordo del letto, intento a guardarla dormire.
<<Scusami ti ho svegliato>> le disse con un sorriso. <<Sono proprio un egoista, signorina Catherine>>
<<Tu non sei egoista>> mormorò Catherine mettendosi a sedere sul letto accanto a lui. <<Inoltre sono contenta che sei sceso. Stavo per venire su io>>
Rimasero qualche minuto in silenzio contemplandosi, Logan le prese le mani e le strinse con forza fra le sue.
<<Hai paura?>> chiese Catherine dopo un po', sussurrando.
<<Di che cosa?>>
<<Di me, di te>> rispose la ragazza lentamente. <<Di noi, di quello che c'è successo>>
<<È successa la cosa più bella che poteva capitarmi>> le rispose il ragazzo. <<Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita, te l'ho già detto>> Poi la fissò preoccupato e le chiese. <<Hai dei ripensamenti?>>
<<Certo che no!>> esclamò Cathy in tono un po' troppo forte. <<È solo che...se dovessimo lasciarci, io non sopporterei di perderti>>
<<Non succederà>> le disse lui con fermezza.
<<Può capitare>>
<<Non a noi>>
<<Come lo sai?>>
<<Lo so e tanto ti basti, signorina Catherine>> le rispose Logan sorridendo. <<Dici che non sopporteresti di perdermi, ma se fossi io a perderti, non perderei solo la vita ma la mia stessa anima, il mio cuore e ogni cosa, la vita, la morte, l'eternità, tutto sarebbe privo di ogni valore. È così che ho vissuto per tanti anni, Catherine. Finché tu non mi hai salvato da questa pura solitudine che chiamano esistenza. Lasciarmi nel buio dopo che mi hai mostrato la via per la luce, quello sarebbe un ottimo modo per uccidermi. Preferirei che ti alzassi e, afferrato uno di quei coltelli chiusi nel cassetto, me lo affondassi nel cuore squarciandolo lentamente. Morire per mano tua sarebbe la migliore delle grazie piuttosto che vivere un altro giorno con il mio spirito lontano dal tuo.>>
Cathy annuì. Le parole di Logan avevano sempre il potere di farle illuminare il cuore. Sull'orlo delle lacrime, Cathy si sentì in dovere di confidargli ciò che sentiva.
<<Ti credo>> gli disse rassicurandolo. <<Ti credo e c'è un’altra cosa che devo confessarti. Mi sono confidata con la zia, esternando con lei i miei sentimenti per te. Vedi, non so esprimerlo bene e magari ti sembrerà anche piuttosto irrispettoso da parte mia ma, quando ti guardo, mia sembra come se tu mi appartenessi, come se il mondo fosse proteso in avanti e dicesse: “Ecco, Catherine, una parte della tua anima è nascosta nel corpo di questo giovane dai capelli dorati”.>>
<<Non è irrispettoso>> replicò Logan. <<E non hai idea della felicità che le tue parole hanno infuso in me, signorina Catherine. Adesso voglio una risposta, o sì o no. Ma sappi che se anche dirai di no, non smetterò mai di amarti e mi terrai legato a te come un povero carcerato che muore di fame e sete aspettando di essere giustiziato sulla sedia elettrica>>
Catherine lo guardò. I fiori del suo cuore, nutriti dalle parole di Logan attecchirono in modo tale da passare a fil di spada le nemiche paure ormai senza armatura.
<<Sì>> rispose la giovane annuendo avidamente. <<La mia risposta è sì>>
<<È la scelta giusta>> le disse sorridendo. Poi si fece pensieroso e le chiese. <<Ami i fiori?>>
<<L'erica, no?>> ripose Cathy.
<<Hai ragione>> le disse. <<Ma qui di erica non ce n'è.>>
<<Vorrei regalarti io qualche cosa>> mormorò Catherine sorridendo sorniona.
<<Cosa?>>
Catherine si alzò dal divano e andò al frigorifero dove era stata riposta la Creme Brulee che per ovvi motivi non era riuscita a finire. La tese a Logan che dopo averla ringraziata prese a mangiarla con gusto. Con ancora una mano intrecciata con la sua, Catherine fu investita dalla pallida luce dell'alba.
<<È il nostro primo giorno come coppia>> disse Logan affondando il cucchiaino nel dolce. <<Il Sole saluta un amore appena nato.>>
E così la Creme Brulee sancì il patto d'amore, ma non prima che Logan ebbe lasciato l'ultimo boccone alla sua amata signorina Catherine.



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Biografia dell’autore: Francesca De Angelis nacque a Roma il 10-04-1991 in una gelida giornata di primavera, l'unica sopravvissuta a potenziale parto plurigemellare. Per avere un quadro di quella che fu la sua infanzia, basta guardare uno di quei film anni ‘30 con protagonista Shirley Temple dove il lieto fine è presto detto. Le sue giornate erano scandite dalla scuola e dai giochi con gli amici sotto l'occhio vigile della nonna, una signora energica e un po' mascolina che le raccontava spesso le storie e le leggende che aveva appreso dal paesino di montagna dov'era cresciuta.

Così nutrita da storie su fate, folletti e principesse l'immaginazione della piccola Francesca iniziò ad essere fertile. Un contributo venne anche dalla florida e grassottella zia materna che ogni pomeriggio, aiutata dalla collana dei libri “I Quindici” rendeva ancora più forte il suo desiderio di lettura. C'era un periodo della sera, che Francesca trovava magnifico in cui il buio cadeva sulla casa della nonna, dove ogni angolo poteva celare un mistero od un bizzarro animale. Essa appariva agli occhi della bimba come un castello incantato.

Qualche anno dopo il castello incantato arrivò davvero. A nove anni, dopo la morte della nonna, seguita a breve da quella della zia, la depressione iniziò a divagare nel suo corpicino spingendolo a vedere il lato più orribile del mondo. Qualcuno però non voleva vederla soffrire. Il giorno del suo decimo compleanno qualcuno le recapitò un regalo molto speciale che cambiò per sempre la sua vita. Il regalo era il terzo volume della saga di Harry Potter, della scrittrice britannica J.K. Rowling che divenne da allora la sua Fata Madrina cosmica. Quel romanzo le fece capire come la scrittura, il semplice poggiare una penna su un figlio potesse rinvigorire il suo animo in maniera ancora maggiore di quanto potesse fare qualunque medicina.

Da ragazzina Francesca prese ad amare la scrittura e usando delle vecchie bambole prese a dar vita ai suoi personaggi. Oggi, che la sua vita è passata per un quarto ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “Cenere sulla Brughiera” per la casa editrice Arduino Sacco. E, sebbene il cammino verso la felicità sia ancora lungo e tortuoso, continua a scrivere non volendo mai abbandonare l'attività che ama di più e che la salva ogni giorno dal finire nel baratro.



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